venerdì 25 marzo 2016

25 aprile 1945: cinque caduti per la libertà nella campagna fra Canizzano, Sambughè e Zero Branco


                                                                                                                                                 

L'ultima azione antipartigiana della XX brigata nera di Treviso

                                                                                                                                                 


È disponibile l'ebook
con il testo completo della ricerca


Copertina dell'ebook - Maleviste, 25 aprile 1945
- Resistenza a Treviso - 

È il mattino di mercoledì 25 aprile 1945, festa di San Marco, una giornata primaverile 
dal tempo incerto, quando alle Maleviste 
- un angolo sperduto della pianura a sud del capoluogo - 
avviene l’ultima azione antipartigiana della XX Brigata Nera “Amerino Cavallin” di Treviso.
L’incursione fascista è a colpo sicuro, su delazione, 
e porterà alla morte di due partigiani della Brigata Garibaldina Negrin
di un aviere napoletano “sbandato”, 
e di due giovani del luogo rei di non aver risposto ai bandi del regime.
La casa in cui i partigiani avevano trascorso la notte verrà data alle fiamme.
Sulla base di documenti d’archivio e di testimonianze orali, 
la ricerca analizza il crudo susseguirsi dei fatti 
e la costruzione leggendaria della loro memoria,
che nel corso degli anni ha trasformato l’evento tragico delle Maleviste
in un’epica battaglia nella quale spicca per valore e coraggio 
la figura di un giovane eroe partigiano.

È uscita anche l’edizione su carta, disponibile presso l’Istresco
al costo di € 12,00

Camillo Pavan - 
Maleviste, 25 aprile 1945

(Copertina di Pier Giorgio Nave)
Maleviste, 25 aprile 1945, la locandina dell'Istresco:
«Una ricostruzione che stabilisce la verità storica sulle 
morti del 25 aprile 1945 in località Maleviste».



INDICE

Il teatro dell’azione
Martedì 24 aprile 1945: l’arrivo dei partigiani in casa Galiazzo
Mercoledì 25 aprile 1945: l’attacco delle brigate nere                                                                  
La fuga dei partigiani
L’uccisione di Adolfo e Ettore Ortolan                                                                                           
L’incendio di casa Galiazzo
L’azione delle brigate nere prosegue su due direzioni
I luoghi e i morti in una mappa del 1940
L’uccisione di Carmine Gargiulo
La marcia dei condannati a morte Antonio Bragato e Marco Galiazzo, e la loro uccisione
La giornata (e la XX Brigata Nera “Cavallin”) si avviano alla fine
I principali testimoni-informatori dei fatti delle Maleviste
I morti insepolti e i funerali
Mercoledì 25 aprile: i bambini alla ricerca dei morti
25-28 aprile: i cadaveri per terra, sotto la pioggia 
Sabato 28 aprile: si seppelliscono i morti a Canizzano e Sambughè
Sabato 5 maggio: i funerali a Marcon di Adolfo e Ettore Ortolan 
I protagonisti
Le brigate nere
I partigiani
I cinque uccisi dai fascisti
Adolfo (Dolfino) Ortolan
Ettore Ortolan
Carmine Gargiulo
Antonio Bragato
Marco Galiazzo 
Le strade intitolate ai caduti delle Maleviste
Uno scontro durato tre ore: la costruzione della leggenda
Dalla sconfitta al mito
Gli artefici della mitizzazione
La prima versione di Giacomo Ortolan
La nuova (e “ufficiale”) versione dei fatti
A proposito della “cannuccia”
Antologia di brani sulle Maleviste - Libri
Ventennale della Resistenza, 1965
Il diario di Dolfino, Carlo Stival, 1989 e 2002
Memoriale di Giacomo Ortolan
Ragazzi della Resistenza, Primo De Lazzari, 2008
Il dovere della memoria, Corrado Tegon, 2010
Rialzare la testa, Sandra Savogin, 2013
Materiale vario
Alternativa, periodico della sez. PSI “Salvador Allende” di Marcon, n. 8, 1976
Mostra “La Terza A ricorda la Resistenza”, Scuola m. Gino Rossi, Mogliano, 1981 
Rossa Idea, Periodico di Rifondazione Comunista, Quarto d’Altino, 25 Aprile 2004 
Web 
Trivigante e la tregenda, Il mio 25 aprile e quello di Dolfino Ortolan, 2009.04.25
Giancarlo Rado, Commento a foto ripresa presso cippo Maleviste, 2010.04.25
Sito dell’ANPI, Adolfo Ortolan, 2010.07.25
Facebook, 25 aprile 1945, Muore a 16 anni l’eroico PartigianoAdolfo Ortolan […] 2011.01.31
Sito dell’ANPI, Ettore Ortolan, 2011.05.18
Wikipedia, Dolfino Ortolan, 2015.09.26 (ultima modifica)
Bibliografia
Indice dei nomi
Ringraziamenti



                                                                                                                                                                 



Cippo partigiano/cippi partigiani -
S. Vitale di Canizzano TV, via Maleviste: il cippo che ricorda i cinque caduti
Adolfo [Dolfino] Ortolan, Ettore Ortolan, Marco Galiazzo, 
Carlo Gargiullo [alias Carmine Gargiulo], Antonio Bragato.

Segnato in rosso nella mappa della brigata garibaldina "Negrin"
il luogo dell'ultima azione anti partigiana della XX brigata nera "Amerino Cavallin".
Al vertice della brigata partigiana "Negrin", nell'ultima fase della guerra di liberazione,
c'erano il comandante Umberto Rigato "Picò", Mira (VE) 1913, medaglia d'argento al v.m.
e il commissario Corrado Perissino "Rossi", Venezia 1914, pittore, anarchico,
combattente in Spagna, [vedi la foto con il fratello Aldo], confinato a Ventotene.

Nel diario storico della brigata "Negrin"
sono riservate poche righe (e data sbagliata) all'azione
anti-partigiana delle brigate nere di Treviso del 25 aprile 1945.
«22 aprile; una delle nostre squadre rifugiatasi nella casa colonica della
famiglia Galliazzo di Canizzano, veniva attaccata da una quarantina
di militi delle b.b.n.n.  e nel combattimento perdevamo due uomini, Ortolan Ettore
e Ortolan Adolfo. Venivano pure trucidati, il figlio di Galiazzo,
uno sbandato di Napoli e un'altro contadino che lavorava nei campi; pure questa casa
ospitale veniva distrutta. Comandante Visentin Gino (5 uomini)».
(Aistresco, b. 10, fondo Caporizzi, fasc. Carteggio relativo ai giorni dell'Insurrezione
sf. Diario storico per la zona 7 della brigata Negrin)

La scuola elementare di San Vitale (inaugurata nel 1931 su terreno
donato da Vittorio Zugno e costruita con la prestazione d'opera gratuita
degli abitanti del luogo) in una foto del maestro Luigino Smaniotto (1971). 

Il fosso dietro la casa di Luigi Galiazzo
- che funge da confine fra Canizzano e Sambughè -
dove cercarono invano rifugio dalla brigate nere
i partigiani Adolfo (Dolfino) e Ettore Ortolan.

I due volontari della libertà verranno uccisi in territorio di Canizzano,
sulla riva a destra (ovest), che da quella volta verrà chiamata "a riva de i morti".
(Foto: 25 aprile 2016, ore 10)
La siepe, la riva e il fosso "dei morti'', dove furono uccisi Adolfo e Ettore Ortolan
Sullo sfondo ''casa Galiazzo'' attaccata dalle brigate nere. 

 (Foto: 25 aprile 2016, ore 10) 
In primo piano indicazione turistica del ''Percorso ciclo-naturalistico Il sambuco''
che si snoda per buona parte nel teatro dell'ultima azione antipartigiana
della XX Brigata Nera "Amerino Cavallin" di Treviso

La marcia dei condannati a morte
Marcia dei condannati a morte - 
In nero. Direzioni dell'attacco e del rastrellamento dei militi della XX Brigata Nera
"Amerino Cavallin" di Treviso, il 25 aprile 1945, in seguito a segnalazione 
della presenza di partigiani in casa di Luigi Galiazzo a Sambughè di Preganziol.
In rosso. Itinerario dei due prigionieri Marco Galiazzo e Antonio Bragato
che verranno uccisi dai fascisti nel primo pomeriggio dello stesso giorno
sui campi lavorati dalla famiglia Guidolin (Badaro), a Zero Branco.
 (Mappa Google)


La "casa di campagna" di Giovanni Comisso (carta IGM, 1940) -

I cinque caduti


Adolfo (Dolfino) Ortolan



Dolfino Ortolan - 
Adolfo Ortolan, partigiano,
Carpenedo (VE), 28 luglio 1929 - Canizzano (TV), 25 aprile 1945


Adolfo Ortolan era nato il 28 luglio 1929 a Carpenedo, dove il padre Giacomo - della vecchia famiglia degli Ortolan Bessoƚa di Marcon - si era trasferito per qualche tempo in casa della moglie Maria Mion, in via Rielta.


Primo De Lazzari (1926-2016), copertina del la prima edizione
di ''Storia del Fronte della Gioventù'', Editori Riuniti, 1972,
con dedica autografa alla biblioteca comunale di Marcon
e dedica del libro al partigiano Dolfino Ortolan,
suo amico e compagno di lotta contro il fascismo.

Via Adolfo e Ettore Ortolan, una laterale a U e senso unico,
in sx di Via Molino, direzione Casale sul Sile,
la strada che il comune di Marcon ha dedicato ai due partigiani.
Nella prima casa di questa piccola strada abitavano gli Ortolan.


Ettore Ortolan


Ettore Ortolan, partigiano
Marcon (VE), 3 marzo 1911 - Canizzano (TV), 25 aprile 1945

Ettore Ortolan, penultimo dei dieci figli di Valentino (1875) ed Emilia Chinellato (1876) era nato a Marcon il 3 marzo 1911 nella vecchia casa di proprietà dell'Eca di Venezia dove la numerosa famiglia coltivava - presumibilmente in affitto - meno di tre ettari di terra.







Il riconoscimento del grado di sergente per il partigiano Ettore Ortolan,
«ai soli fini amministrativi (D.L. n. 93 del 6/9/1946)».


Carmine Gargiulo


Carmine Gargiulo, Sergente Maggiore dell'Aeronautica
Napoli, 23 ottobre 1915 - Sambughè di Preganziol (TV), 25 aprile 1945

(Foto di Pier Giorgio Nave)
(Foto di Piergiorgio Nave)
Di lui abbiamo scarne notizie provenienti dalle carte della brigata Negrin e dagli atti di morte registrati negli archivi della parrocchia di Sambughè e del comune di Preganziol
oltre a una scheda riservatagli nell'elenco dei caduti della brigata Negrin.

Maggiori informazioni sono contenute nel suo Foglio matricolare dal quale si evince che, al momento dell'uccisione, Gargiulo era un sottufficiale di carriera della Regia Aeronautica, in servizio dal 1935.

Carmine Gargiulo, Napoli 1915, di Giovanni e di Attena Carmela.
Dati anagrafici dal foglio matricolare (Regia Aeronautica).

Antonio Bragato


Il ricordo di Antonio Bragato (28 aprile 1924 - 25 aprile 1945)
nel monumento ai caduti di Sambughè.
(Foto di Pier Giorgio Nave)
(Foto di Piergiorgio Nave)


Particolare del Foglio matricolare. Antonio Bragato (altezza 1,63)

si presenta alla visita di leva il 3 febbraio 1943. Chiamato alle armi,

giunge al 5° Rgt. Autieri di Cervignano,

in territorio dichiarato in istato di guerra, il 12 maggio 1943.

"In seguito ai noti avvenimenti bellici", risulta sbandato dal 9 settembre 1943.

Sempre dal foglio matricolare sappiamo anche che Bragato aveva frequentato la

terza elementare e sapeva leggere e scrivere. (Cedoc PD)

Antonio Bragato era un operaio ventunenne che alla visita di leva aveva dichiarato di fare il meccanico di biciclette, mentre nell'atto di morte del comune di Preganziol è registrato come muratore e come tale è ricordato anche dalla cognata Antonia Ghedin (Zero Branco, 1928) moglie di suo fratello più giovane Roberto (1930).


Dopo quattro anni e mezzo giunge dal Ministero della Difesa
ai carabinieri di Mogliano un espresso raccomandato
con le condoglianze alla famiglia per la morte
in combattimento del partigiano Antonio Bragato. (Cedoc PD)


La via che il comune di Preganziol ha dedicato ad Antonio Bragato
in una zona centrale della frazione di Sambughè.

(Da segnalare la data di morte sbagliata: 1944 anziché 1945)


Marco Galiazzo

Il ricordo di Marco Galiazzo (8 marzo 1915 - 25 aprile 1945)
nel monumento ai caduti di Sambughè.

(Foto di Pier Giorgio Nave)

Particolare del Foglio matricolare di Marco Galiazzo
nato a Sambughè di Preganziol da Luigi e Grigoletto Maddalena.
Altezza m 1,62, quarta elementare, "bracciante".
Sulla destra il suo curriculum durante il servizio di leva
a Belluno, fra il 19 aprile 1936 e l'8 ottobre 1937. (Cedoc PD)

5 febbraio 1948: l'Anpi di Treviso, a firma Remo Casadei, certifica che 
Marco Galiazzo è morto da "partigiano combattente". (Cedoc PD) 



Marco Galiazzo è ufficialmente riconosciuto"partigiano combattente"
con la qualifica di "comandante di nucleo". (Cedoc PD)


Il comune di Preganziol ha dedicato a Marco Galiazzo
(erroneamente scritto Gagliazzo e con date fantasiose) 

una laterale del Terraglio, sulla destra in direzione di Treviso.


La XX Brigata Nera “Amerino Cavallin” di Treviso



XX Brigata Nera "Amerino Cavallin", Treviso - Carta intestata.


Atto di nascita di Amerino Cavallin, cui è intitolata la
XX Brigata Nera di Treviso.

Amerino Cavallin, ucciso dai partigiani il 27 maggio 1944, abitava a Bigolino ed "era stato nominato segretario del Fascio repubblicano di Vidor e triumviro di Segusino e di Valdobbiadene". (Luca Nardi, 2016, pagine 28 e 48-49, con una foto della lapide posta dai familiari di Cavallin nel 2014 - successivamente rimossa dal comune di Valdobbiadene - sul luogo della sua uccisione, lungo la strada da Bigolino a Valdobbiadene). Sulla morte di Cavallin vedi anche Antonio Serena, 2014, pp. 35-36.


INDICE DEI NOMI
(Escluso Canizzano; casa Galiazzo; Maleviste; Marcon; Ortolan Adolfo, Ettore, Giacomo; Treviso)

73° Reggimento Fanteria, 31
74° Reggimento Fanteria, 36, 31
A
Aeroporto di Aviano, 38
Aeroporto di Capodichino, 38
Aeroporto di Parma, 38
Agnoletto don Pellegrino, 18, 19, 21, 23, 24, 32, 41
Agostini Filiberto, 41
Agriturismo Le Colonie, 12
Al Gambero (Strada Noalese),42
Alessandrini Ottorino, 42
Allende Salvador 62
Anastasio Marina, 18, 47, 48, 49
Andreatta don Ruggero, 18
ANPI, 45, 49, 65, 66
Armiato don Antonio, 26
Asiago, 11
Attena Carmela, 39
Avogadro Giuseppe, 12
B
Badaro, capitello di, 10, 60
Balcania, 31, 36
Ballan don Mariano, 24, 25, 27, 37
Barbazza Narciso, 19
Barbiero Francesco, 26, 56
Bardin Gino, 6, 17
Bassano del Grappa, 55, 61, 62
Battaglione Felisati, 35, 55, 60, 61, 62
Battaglione Mirando, 24, 29, 31, 32
Battaglione Ortolan, 31, 32
Battaglione Perini, 31
Battistin Dario, 40
Becucci Ruggero, 29
Bellavitis Michele, 47
Belligrandi detto Teni, 6
Bellio Ferdinando, 45, 58
Bellio Gianni, 45, 58
Bellis Antonio, 20, 21
Belluno, 41
Benetton (Fondazione), 4
Benetton Albino, 4, 5, 7, 8, 9,  10, 12, 14, 16, 17, 28, 43
Benetton Giuseppe, Gino e Graziano, 17
Berna - Istituto, Mestre, 34, 35, 36, 55, 62, 63
Bertini Omero, 29
Biondo Renzo, 47
Bisi Mario, 21
Bison Angelo, 29, 30
Bison Emilio, 27
Bologna, 46, 64
Bonotto Giovanni, 27
Bosello Anelido, 13
Bottegal Guido, 11
Botter Mario, 28
Bragato Antonio, 12, 13, 14, 19, 21, 22, 23, 24, 28, 39, 40, 41, 43, 44, 46, 53, 60, 61, 63
Bragato Narciso, 12, 13, 22, 28
Bragato Roberto, 39
Brambullo Giovanni (Dante), 49
Bravin Antonio, 29, 30
Breda, Marghera, 35
Bresciani Marco, 11
Brevinelli Giorgio (Lince), 28, 29, 30
Brigata Badini, 29
Brigata Erminio Ferretto, 56, 59
Brigata Nera, XX, Amerino Cavallin, 3, 4, 8, 10, 11, 13, 15, 22, 28, 59, 60, 61, 62, 64, 65
Brigata Oreste Licori “Negrin”, 3, 4, 5, 8, 19, 30, 31, 32, 33, 35, 36, 38, 39, 41, 42, 55, 61, 62, 65, 66
Brigata Tollot, 35
Brunetta Ernesto, 19
Brustoloni Guglielmo, 21
Brusutti Olivo, 21
Bugin Ugo, 63
C
Calamandrei Piero, 1
Calambrone (PI), ospedale militare, 41
Calzavara (Bandinea), Campocroce, 18
Campello Sante, 27
Campocroce di Mogliano, 31, 32
Caporetto, 32
Cappellini [Cappellin] Bruno, 30
Caprioli Plinio (Nike), 31
Carbonera, 19
Carpenedo, 34, 60, 65, 66
Cartiera Burgo, 19
Casa Bandiera ora Bordignon, S. Vitale, 6
Casa Pia Astori, 36
Casagrande Oreste, 47
Casale sul Sile, 16, 26, 29, 32, 44
Casarin Italo, 46
Casier, 20
Castelletto Giuseppe, 21
Cavallin Amerino, 28
Cavallin Giuseppe, 28
Cavallin Guglielmo, 5
Cencenighe, 57
Cendon di Silea, 31
Cenè  (milite bb.nn), 29
Cestaro Rizzieri, 61
Chiarelotto Maria, 28
Chinellato Emilia, 36
Chinellato Raimondo (Toni), 27
Chinellato Walter, 5, 16, 18, 26, 27, 36, 48, 50, 51, 52, 55
Cincotto Umberto (Balilla), 49
Civitavecchia, 31
Cocconcelli Stelio, 26, 63
Collegio Pio X (Treviso), 5, 15, 30
Comisso Giovanni, 11, 28, 46
Conscio di Casale sul Sile, 5
Convenzione dell’Aja (1907), 57
Cotonificio di Mogliano, 37
Crozzolin Giovanni, 19
Curci Pietro, 29
D
D’Alessi mons. Giovanni, 36
Dal Bo Edoardo, 19
Dalla Giustina (Brisotto), fam. di S. Vitale, 6
Daurù Gianni, 6
Davanzo Fiorenzo, 57
De Gasperi Alcide, 45
De Lazzari Dina, 16, 52
De Lazzari Primo (Bocia), 5, 34, 35, 46, 47, 48, 59, 60, 61, 65
De Stefani Margherita (Rita), 27, 36, 37, 55
De Vecchi Luciano e Rino, 40
De Zuliani Giulio, 26, 56
Del Grande Osvaldo, 29
Democrazia Cristiana 45
Dese (paese), 35
Dichiarazione diritti dell’uomo e del cittadino (1789), 58
Dinelli Umberto, 62
Divisione Sabatucci, 36, 55, 61, 66
Dotto Giovanni, 21
E
ECA, Venezia, 36
L’Eco di Mogliano, 61
Egoli Emo, 35, 36
F
Favaro Veneto , 35
Favretto Giovanni e Giuseppe, 29
Ferretto Erminio, 35
Firenze, 11
Foggia, 38
Follini Andrea, 1
Fosso dei morti, 9, 17, 54
Frasson detto Furin 13, 28, 29
Fregonese Bruna, 40, 49
Frignani (milite bb.nn.), 29
Fronte della Gioventù, 47, 60
Furlanetto Carlo, 20, 21
Fusari Pietro, 37
G
Gaggio, 5, 25, 26, 35, 62
Galante Giacinto, 15
Galiazzo Attilio, 5
Galiazzo Luigi, 4, 5, 6, 8, 12, 19, 41, 60
Galiazzo Marco 5, 6, 8, 10, 12, 13, 14, 19, 21, 22, 23, 24, 39, 41, 42, 43, 44, 46, 53, 60, 61, 63
Gamba Piero, 29
Gardin Domenico (Italo) [nome di battaglia Riccardo], 31, 32, 47, 49
Gardinazzi Lorenzo, 21
Gargiulo Carmine, 7, 8, 12, 19, 21, 22, 23, 24, 38, 39, 41, 43, 46, 53, 60, 61, 63
Gargiulo Giovanni, 22, 38, 39,
Gatto Alfonso, 48
Gatto Rosso, sala da ballo, Marcon, 48, 51
Ghedin Antonia, 39, 40
Ghedin Maria, 40
Giais (centrale elettrica), 8
GIL - Mogliano, 56
Giustizia e Libertà, 42, 45
Giusto (Paja), fam. di S. Vitale, 5
Golfetto Alessandro, comandante btg. Mirando, 24, 32
Gomiero Giovanni, 9
Goppion Ottorino (Ottorino), 49
Graziati Giovanni, 30
Graziati Marco, 13, 18, 29, 30
Gretta (TS), 46
Grigoletto Maddalena, 5, 19, 41
Grimaldo Angelo, 24
Gubitta Antonio, 21
Guidolin Luigi e Federico (Badaro), fam di Zero Branco, 12, 13, 14
Guidolin Otello, Ferdinandino, Serafino, 14
Guidonia, 38
Guppini  (milite bb.nn.), 29
I - K
ILVA,  Marghera, 35
Insom Antonio, 21
Isonzo, 32
Istrana, 29° Deposito Misto Provinciale, RSI, 47, 48, 49
IVESER, 46
Kamptz Jürgen von, generale, 60
L
Levi Primo, 52
Livorno, ospedale militare, 41
Longo Luigi, 49
Lorenzon Erika, 19, 41
Luzzatto Sergio, 11
M
Madrisotti Luigi, 21
Mafera  Giuseppe, 21
Maistrello Federico, 13, 15, 29
Malnisio (centrale elettrica), 8
Manesso Amerigo, 5
Manesso Mario, 51
Mantiero Antonio, vescovo, 15
Marcello (conti), 14
Marghera, 8, 27, 44, 46, 48, 55, 60, 62, 63
Marocco (Mogliano), 31
Marro Enrico, 37
Marton Giuseppe, 61
Maserada, 28
Mastroiorio Cesare (Oscar), 31, 32, 47, 49
Mazzotti Giuseppe, 28
Meneghini don Gaetano, 21
Menoncello Armando, 6, 10, 12, 15, 19
Meolo, 62
Mercato Ortofrutticolo Treviso, 4, 5
Mestre, 18, 27, 35, 62, 65
Mestrina (Podesteria), 4
Michieletto Flora, 43
Mignagola, 29
Milano, 64
Mion Maria, 34, 59, 60
Mogliano Veneto, 5, 26, 27, 32, 36, 44, 53, 55, 56, 59, 61, 65
Molinini Francesco, 21
Monastier, 31
Moncalieri, 29
Montale Eugenio, 11
Montecatini, Marghera, 35
Morgano, 31
Morlin don Giorgio, 30
Mulini Granello, sul Sile, 54
Mussolini, 11
N
Napoleone, 32
Napoli, 22, 38, 39, 60
Nascimben (fam.), San Vitale, 6, 10
Nascimben Graziano, 5
Neri Francesco 30
Novi (Croazia), 36
O
Ortolan Elia, Emilia e Giacomo, 36
Ortolan Gaetano, fotografo, 26
Ortolan Romeo, fotografo, 5
Ortolan Valentino, 36
Osteria de e Monde, (San Vitale), 6
Osteria Troncon, Sambughè, 13
Ostiglia (ferrovia), 18
P - Q
Pacquola Fabio, 58
Padova, 21, 27, 45, 55, 58, 61, 62
Palmanova, 36
Paoli Nicola, 18, 47, 48
Paoli Wladimiro, 18
Partidor (centrale elettrica), 8
Partigiano Alì, (Sicilia), 27
Partigiano Bocia 65
Partigiano Canna, (Treviso), 27, 65
Partigiano Lupo, 65
Partigiano Mario, 65
Partigiano Mestriner “Moro”, (Campalto), 27
Partigiano Moro, (Gaggio), 27
Partigiano Paparea, (Marcon), 27
Partigiano Volpe, 27
Partito Comunista (PCI), 45
Partito Socialista (PSI), 45, 62
Paziente Francesco, 63
Pedullà Gabriele, 11
Perissino Corrado (Rossi), 31
Pero di Breda, 29
Pilotto Battista, 21
Piombino Dese, 18
Pistolesi Renato, 7, 39
Pitteri Mauro, 4
Pizziolo Nicodemo, 13
Pola, 36
Pontedera, 39
Poretto Bruna, 38
Poretto Marcello, 27
Portegrandi, 35
Porto di Fiera (TV), 49
Potente Maria, 5
Prandi Alberto, 27
Preganziol, 5, 7, 8, 17, 19, 31, 33, 38, 39, 44, 54
Prete Lino, 6
Quarto d’Altino, 63
Quinto di Treviso, 13, 18, 29, 31, 40, 45, 46
R
Rado Giancarlo, 64
Reggio Emilia, 28
Ricato Fortunato, 12, 13
Rifondazione Comunista, 63
Rigato Umberto (Picò), 31, 32, 47, 48, 49
Rio Serva, 6
Roma, 64
Roncade, 28, 29, 31, 47
Ronfini dr. Giuseppe, 7
Rossa Idea, periodico,  63
Rossetto Guerrino, 5
Roverato Mario, 21
S
Saba Umberto, 11
SADE - Cellina, 8
Sadikov Walter, 19
Sambughè, 4, 7, 8, 12, 15, 17, 18, 19, 21, 23, 24, 29, 32, 38, 39, 40, 41, 43, 44, 54, 55
San Biagio di Callalta, 29, 31
San Cassiano di Quinto (TV), 18
San Giorgio a Cremano, 39
San Giuseppe (TV), 43
San Lazzaro di TV, 13, 28
San Michele del Quarto, 35, 62
San Vitale di Canizzano, 3, 4, 5, 7, 9, 10, 16, 31, 32, 38, 54
Sant’Alberto, 31
Sant’Antonino, 20
Santa Bona Vecchia, 30
Santa Bona, 37
Santa Cristina di Quinto, 25, 31
Santa Maria del Rovere, 20
Sartor Gio. Batta (Bajeche), 13, 28, 29
Savogin Sandra, 62
Sbalchiero Sergio, 62
Sbroggiò Vittorio,15
Scarpa Domenico, 11
Scattolin Iginio, 63
Schiavetto Fausto, 21
Scorzè, 8
Scroccaro Luigino, 27, 36, 48
Scuola Ceciliana Treviso, 36
Scuola Media Gino Rossi, Mogliano, 63
Secchia Pietro, 49
Secoli Roberto (Berto), 20, 21
Sega Maria Teresa, 5, 46
Seminario vescovile Treviso, 36
Serena Antonio, 19
Settecomuni, 16, 43
Sile, 20, 24
Silea, 31
Simionato Gino (Falco), 29, 40, 41, 43
Simionato Maddalena, 40
Smaniotto Luigino, 3
Spadolini Giovanni, 64
Spampinato Giuseppe, 58
Sponchiado Antonio (Fortunello), 49
Stival Carlo, 57, 62
Stival Toni, 62
Strada Callalta, 12
Strada Noalese 42, 45, 46
T - U
Tegon Corrado, 61
Tenni Omobono, 6
Terraglio, 4, 24, 44
Tessera, 35
Tiveron (milite bb.nn.) 13, 28, 29
Torino, 46, 64
Trevignano, 28
Treviso, Ospedale militare, 41
Trieste, 31, 60
UNRRA, 48
V
Vainer (milite bb.nn.), 30
Valdobbiadene, 28
Valli Massimiliano, 19
Van den Borre Aldo, 28
Vanin Pietro, 16, 25, 26, 35, 47, 51, 52
Vanzetto Livio, 41
Vecchiato Dino, 24
Vecchiato Gelsomino, 24
Vedova Emilio, 48
Venezia, 37, 47, 48, 60, 62
Vento di Montagna, giornale partigiano, Venezia, 47
Vetrocoke Marghera, 36, 55, 62, 63,
Via Capitello (Zero Branco), 19
Via Comisso (Zero Branco), 10
Via Costamala (Quinto), 29
Via Minello (Zero Branco), 19
Via Molino (Marcon), 44
Via Morgana (Morgano), 29
Via Munara (Sambughè), 4, 12, 15, 17, 40, 41, 54
Via Oreste Licori (Marghera), 44
Via Rielta (Carpenedo), 34
Via XXV Aprile (Preganziol), 19
Viale Cairoli (Treviso), 4
Villa Morassutti Montebelluna, 30
Villa Rigoni (Sambughè), 32
Visentin Gino (Sergio), 31, 32, 48, 49
Vittorio Veneto, 60
Volpato Adele e Fedora, 10
Volpato Mario, 6, 7, 9, 10, 16, 17, 42, 53
Volpato Sante, 8, 21
Volpato Silvio, 17
Xodo Carla, 63
X - Z
Zanatta (Boffo) Emilio, 17
Zanatta Oliviero, 21
Zanzotto Andrea, 48
Zaramella Giancarlo, 55
Zelarino, 43
Zenson, 31
Zero Branco, 4, 5, 6, 12, 13, 14, 15, 25, 29, 30, 31, 32, 33, 39, 40, 60








                     T E S T I M O N I A N Z E              


Video testimonianza (10:43)
di Albino Benetton, 1935, 
abitante all'epoca dei fatti in via Munara, 
non lontano da casa Galiazzo.


Resistenza - partigiani a Canizzano e Zero Branco: 
Albino Benetton, 1935, testimone dei fatti di via Maleviste (Treviso)
e casa Galiazzo (Sambughè di Preganziol) - 25 aprile 1945.

(Registrata a Preganziol il 3 giugno 2015)

Audio testimonianza (07:21)
di Pietro Vanin, Marcon 1930,
vicino di casa di Adolfo Ortolan e - finita la guerra -
compagno di partito (PCI) di Giacomo Ortolan
che, con il figlio Adolfo e il fratello Ettore, faceva 
parte della squadra di partigiani attaccati dalle BB.NN. alla Maleviste.

Pietro Vanin, Marcon 1930, durante l'intervista sui fatti di via Maleviste (Treviso) 
e casa Galiazzo (Sambughè di Preganziol) - 25 aprile 1945.
(Intervista registrata a Marcon il 24 agosto 2015)

Mario Volpato


VIDEO  1 (durata 0:28) - Un ricordo delle Brigate Nere
VIDEO  2 (durata 4:42) - Sul luogo dove le Brigate Nere uccisero Carmine Gargiulo, 
Adolfo e Ettore Ortolan



Mario Volpato, San Vitale di Canizzano TV, 1927.
Mario Volpato indica la finestrella della stalla
di casa Galiazzo a Sambughè saltando la quale - secondo la sua ricostruzione -  

i partigiani sorpresi il 25 aprile 1945 dalle brigate nere
avrebbero cercato scampo dirigendosi verso la grande siepe e il vicino fossato

(che segna il confine fra i comuni di Treviso e Preganziol). 


*   *   * 

Testimonianza di Mario Volpato, 1927, nipote di Sante

nei cui campi sono stati ammazzati Adolfo e Ettore Ortolan.
Registrazione audio integrale 1 (01:16:03) 28 aprile 2015
Registrazione audio integrale 2 (01:55:06) - 30 aprile 2015



                                                                     



Cippi partigiani - 
I cippi commemorativi dei due episodi della Resistenza presso Treviso.
A sx. quello di Quinto - strada Noalese, a dx. quello di Canizzano - via Maleviste.
Tanto è essenziale e istituzionale quello della Noalese:
"Quinto ai caduti per la liberazione d'Italia" (3),
quanto appare curato con amore artigianale e impregnato
di passione partigiana quello delle Maleviste:
"Qui Ortolan Adolfo appena sedicenne cadde combattendo contro l'odiato nemico
e con lui lo zio Ettore ed i partigiani Galiazzo Marco, Gargiullo Carlo, Bragato Antonio"
 (4)


                                                                     




 Ringraziamenti


Hanno facilitato la realizzazione della ricerca:
Paolo Mazzardo: Centro Documentale (Cedoc) Esercito Italiano - Padova.
Luigino Michieletto: contatti con i testimoni Volpato e Benetton.
Sandro Scaboro: consultazione di un archivio che pareva inaccessibile.
Luigino Scroccaro: contatti con i testimoni di Marcon, e molto altro.
Don Maurizio Tosello (e il sig. Sergio Cammarata), parrocchia di Canizzano: consultazione dell’archivio.

Mi hanno in vario modo aiutato:
Fiorenzo Davanzo, Gianni Daurù, Oscar Stival


                                                                     

L'autore della ricerca
al cippo partigiano di via Maleviste
prima della celebrazione del 25 aprile 2016

Nicolò Rocco, consigliere comunale di Treviso: celebrazione del 25 aprile 2016 
al cippo partigiano di via Maleviste a San Vitale di Canizzano. 


25 aprile 2019, commemorazione a cura dell'Anpi di Marcon
Armando Barraco e Alessia Varlese si preparano a suonare Bella Ciao con il violino
al cippo partigiano delle Maleviste, a San Vitale di Canizzano (Treviso).
Il sindaco di Marcon Matteo Romanello non c'è (proprio perché veniva cantata Bella Ciao),
e - spiega in un'intervista a La7 il 26 .4.2019 - che
«non tutti ritengono che Bella Ciao sia una canzone d’unione.
Se la canzone deve creare un malessere sociale… ».
Ndr. - Purtroppo l’interlocutore di Romanello, dallo studio televisivo
— con atto ben poco democratico, oltre che molto maleducato —
gli “parla sopra” e non si riesce a capire l’intero intervento del sindaco.

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